Mi palpita il cor Mi palpita il cor, nè intendo perchè. Agitata è l’alma mia, nè so cos’è. Tormento e gelosia, sdegno, affanno e dolore, da me che pretendete? Se mi volete amante, amante son; ma, oh Dio! non m’uccidete, ch’il cor, fra tante pene, più soffrire non può le sue catene. Arie Ho tanti affanni in petto, che, qual sia il più tiranno, io dir nol so. So ben che dò ricetto a un aspro e crudo affanno, e che morendo vò. Ho tanti affanni in petto, che, qual sia il più tiranno, io dir nol so.
S’un di m’adora la mia crudele, contento allora il cor sarà. Che sia dolore, che sia tormento, questo mio seno più non saprà. S’un di m’adora la mia crudele, contento allora il cor sarà